Salvatore Emblema

Terzigno, 1929 – 2006

Nato a Terzigno nel 1929, frequenta la Scuola del Corallo di Torre del Greco e l’Accademia di Belle Arti a Napoli. Stabiliosi a Roma all’inizio degli anni Cinquanta esordisce nel 1954 alla Galleria San Marco. Si trasferisce quindi negli Stati Uniti dove frequenta Mark Rothko, il cui linguaggio pittorico esercita su Emblema un’influenza profonda. Tornato in Italia alla fine del decennio, alla metà degli anni Sessanta conosce il critico Giulio Carlo Argan, che contribuisce alla definizione e all’analisi del concetto di “Trasparenza”, fulcro della ricerca dell’artista. Gli anni Settanta sono contrassegnati da numerose mostre, anche in sedi istituzionali come Villa Pignatelli a Napoli e Palazzo dei Diamanti di Ferrara, entrambe nel 1979. Nel 1980 e nel 1982 partecipa alla Biennale di Venezia, e nel 1985 una sua personale è presentata presso il Palazzo Reale di Napoli. L’ostilità dell’ambiente accademico napoletano e il polemico dibattito artistico contemporaneo spingono l’artista a ritirarsi presso la sua Villa di Terzigno, alle falde del Vesuvio. Muore nel 2006, ma negli ultimi anni la sua figura e la sua ricerca sono tornate ad essere oggetto di riflessione da parte della critica.

Dapprima una sala personale alla biennale di Venezia nel 2008, quindi le personali dal titolo Transparency all’istituto italiano di cultura di Los Angeles nel 2013 e a Palazzo Bricherasio di Torino nel 2015 hanno riportato alla luce l’importanza e l’unicità del lavoro di Emblema. Sono seguite quindi retrospettive in spazi privati e pubblici tra le quali spiccano Nudaluce, a Palazzo Collicola di Spoleto nel 2015, Being There enviromental works 1967 – 1978 al Palazzo Riso di Palermo (2017), e Until the End of the Wall, al Palazzo Dei Capitani di Ascoli Piceno (2017). Da anni il Museo Emblema, realizzato nella sua villa di Terzigno, valorizza e promuove la conoscenza dell’opera dell’artista.

Galerie 21 - Via Roma 94/a - Livorno (I)
P. IVA 01522390499

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